Onore e affetto nel centesimo compleanno di Pierino Mari, Presidente Onorario dell’ANCR di Urbisaglia, Carabiniere e reduce IMI
URBISAGLIA – Una festa straordinaria si è svolta ad Urbisaglia, un momento di gioia e di gratitudine che ha toccato i cuori di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di partecipare. Un uomo speciale, Pierino Mari, ha compiuto cent’anni e il suo anniversario è stato celebrato con il rispetto e l’affetto che solo un Presidente Onorario dell’ANCR può meritare.
Nato il 20 ottobre 1923, Pierino Mari è una figura iconica della nostra comunità, una testimonianza vivente del coraggio e della dedizione che caratterizzano la generazione che ha affrontato la Seconda Guerra Mondiale. La sua storia è un racconto di amore, forza e resilienza.
Pierino è entrato idealmente nell’ANCR e nella storia di Urbisaglia nel lontano 1942, quando, a soli 19 anni, è stato chiamato a prestare servizio come Carabiniere. Dopo una formazione iniziale a Roma e Milano, nel 1943, mentre era in licenza, ha ufficializzato il suo fidanzamento con la sua amata Mimma. Ma il destino aveva in serbo per lui prove di straordinaria difficoltà.
Durante la guerra, ha prestato servizio a Bolzano, vicino al confine austriaco, ma dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, fu catturato dai soldati del Reich e deportato in un tragico viaggio prima ad Innsbruck e poi a Vienna, dove fu costretto dai nazisti insieme ad altri IMI (Internati Militari Italiani) dell’Esercito Italiano a lavorare come forza lavoro, peraltro sotto il costante pericolo dei bombardamenti russi.
Dopo la liberazione di Vienna, fu preso in custodia dalle forze sovietiche e trasferito nei campi di prigionia in altri luoghi lontani, tra cui Budapest e Odessa. La sua vita è stata un’odissea di sopravvivenza. È tornato in patria solo nel 1946, dopo un’assenza di tre lunghi anni: un ritorno carico di emozione, quando in quel momento poté finalmente riabbracciare la sua Mimma. Poi prese servizio a Chiaravalle (AN).
L’11 settembre 1949, Pierino unì la sua vita a quella di Mimma in un matrimonio durato oltre mezzo secolo. Dal loro grande amore sono nati tre figli, Rita, Albino e Albina, che hanno portato ulteriore gioia e significato alla sua vita.
Dopo aver terminato il servizio nell’Arma dei Carabinieri, Pierino ha dedicato il resto della sua vita al duro lavoro nei campi e alla cura della sua amata famiglia. Nel corso degli anni, la famiglia si è allargata, regalandogli cinque nipoti e sette pronipoti.
Durante la festa, il Sindaco Paolo Francesco Giubileo e la Consigliera Mirta Romagnoli hanno portato i saluti a nome dei cittadini di Urbisaglia, rendendo omaggio a “nonno Pierino”. Anche il Lgt. Guido Cianci, comandante della stazione dei Carabinieri e le forze dell’ordine locali hanno voluto unirsi alla festa.
“Un secolo fedele” è il motto inciso sulla stele raffigurante la Virgo Fidelis donata dall’Associazione Nazionale Carabinieri di Urbisaglia; “Ogni persona che conosciamo nella vita è una foglia che arricchisce il nostro albero. Felici di far parte del tuo” è invece il messaggio di gratitudine sulla targa ricordo donata dal Presidente della sezione dei Combattenti e Reduci di Urbisaglia Ferdinando Agostinelli per suggellare l’enorme gratitudine verso il Presidente Onorario.
Pierino Mari è più di una persona di 100 anni: è un monumento vivente al coraggio e alla dedizione, un riferimento non solo per la sua famiglia e la comunità di Urbisaglia, ma una fonte di ispirazione per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. L’ANCR è onorata di annoverarlo tra i suoi membri più preziosi e lo festeggia con gratitudine e ammirazione: l’intera vita di Pierino è un inno alla forza d’animo, al coraggio e all’Amore per la Famiglia e la Patria, valori che l’ANCR onora e celebra
- già Vice Presidente Provinciale ANCR