Nella Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, il Prefetto di Macerata Isabella Fusiello conferisce i riconoscimenti della Repubblica a 18 IMI
Dopo la S. Messa per i caduti in guerra e in servizio di ordine pubblico officiata dal Vescovo di Macerata Mons. Nazzareno Marconi presso la Chiesa dell’Immacolata, la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate è stata commemorata con una cerimonia solenne presso il monumento ai Caduti, seguita da un evento speciale al Teatro Lauro Rossi. Durante la cerimonia, sono stati consegnati i riconoscimenti a familiari e congiunti degli IMI, soldati italiani deportati e internati nei lager nazisti, un gesto significativo «in memoria del sacrificio di tanti italiani».
Il conferimento delle medaglie d’onore, assegnate dal Presidente della Repubblica, è stato curato dalla Prefettura di Macerata. Inoltre, i vertici della Federazione Provinciale ANCR di Macerata (il presidente Albino Mataloni con il vice Mauro Radici) hanno consegnato gli Attestati di Benemerenza rilasciati della Presidenza Nazionale dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, in segno di riconoscimento per il coraggio e la resilienza dimostrati da coloro che hanno affrontato le atrocità della guerra, della prigionia e del lavoro coatto.
Questo commovente momento denso ricordi ed emozioni celebra il valore della nostra storia condivisa, e sottolinea l’importanza di mantenere viva nella comunità la memoria di chi ha combattuto per la libertà e la dignità del nostro Paese. La partecipazione attiva dei Sindaci della provincia e delle massime Istituzioni del territorio a rendere omaggio a questi nostri concittadini, testimonia quanto sia importante non dimenticare mai il loro sacrificio.
Questi i nomi dei 18 deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra della provincia di Macerata cui sono stati consegnati i riconoscimenti: Mario Affede, Pacifico Francioni, Alfio Francucci, Romolo Mercuri, Gino Pallotto, Pierino Pallotto, Luigi Piccinini, Raul Poloni, Giulio Innocenzi, Luigi Pennesi, Edmondo Castellani, Amedeo Sabbatini, Fiore Ciccolini, Luigi Marozzi, Costantino Quattrini, Eligio Santacchi, Sestilio Pecchia. Nicola Cecola.