IN ONORE DEI VERI LIBERATORI DI MACERATA

Nell'80° Anniversario della Liberazione di Macerata, la nostra coscienza c'impone di fare memoriale di chi combatté senza sosta fino all'estremo sacrificio.

Il monumento eretto lungo la SS78 in località Passo del Bidollo, in memoria degli eroici parà della Divisione Nembo caduti nel giugno 1944 per la presa del Chienti e di Macerata

BUONA FESTA DELLA LIBERAZIONE, MACERATA!  


Macerata, 30 giugno 1944 – Una data che segna per sempre la storia della nostra città. In un atto di straordinario coraggio e sacrificio, i paracadutisti italiani della Divisione Nembo del Generale Morigi e i valorosi soldati del 2º Corpo Polacco al comando del Generale Anders combatterono fianco a fianco, per liberare Macerata dall’oppressione nazifascista.


A 80 anni da quei drammatici giorni, Macerata ha il dovere morale di ricordare e onorare il contributo congiunto delle truppe alleate del 2º Corpo Polacco alla testa dell’8va Armata britannica e dei soldati italiani del Regio Esercito inquadrati nel CIL (Corpo Italiano di Liberazione) che dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 tennero fede al loro giuramento di fedeltà all’Italia e non si sbandarono, né si diedero alla macchia, né risposero al “tutti a casa”. Continuarono a combattere, con lealtà e per amor di Patria.

Fu un contributo enorme il loro, anche in termini numerici, se paragonato a quello, pur significativo, dei partigiani. Si batterono allo strenuo delle forze, dopo chilometri e chilometri di marce forzate, rimanendo in linea per giorni e giorni.

È tempo che il sacrificio di questi eroi venga riconosciuto e celebrato, per non dimenticare mai coloro che HANNO DATO TUTTO, donando la loro vita per la nostra libertà.

ONORE AI VERI LIBERATORI DI MACERATA! 


Durante dieci giorni di aspri e sanguinosi combattimenti sulle rive del fiume Chienti, che costarono decine di caduti, questi eroi dimostrarono una determinazione incrollabile e un coraggio senza pari.


Solo pagando il prezzo altissimo del loro sacrificio fu possibile l’attraversamento del fiume e il ripiegamento delle forze tedesche, aprendo la strada alla presa di Macerata sulla strada per Filottrano (teatro della più epica battaglia di Italiani e Polacchi insieme) e per Ancona, garantendo la libertà per le generazioni future.

È quindi con profonda gratitudine e commozione che ANCR Macerata intende rendere omaggio ai veri liberatori


Le note struggenti, malinconiche e patriottiche dei notturni e delle polonaise di Chopin, eseguite magistralmente dal M° Wojciech Świętoński due giorni fa a Palazzo Buonaccorsi, hanno fatto riaffiorare in noi il sentimento di ingratitudine e oblio cui furono ingiustamente condannati questi valorosi soldati. La musica, come balsamo di speranza, ha lenito i cuori dei presenti, sigillando un incontro di arti che ha rievocato la memoria della speranza di giustizia che si viveva anche in quei giorni eroici.

Mai dimenticare. Sempre onorare.
Che Dio Vi benedica, Viva l’Italia e la Polonia libere! 

IL PRESIDENTE
Mauro Radici


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Per una conoscenza più approfondita e circostanziata dei fatti, invitiamo caldamente alla lettura del testo storico fattoci cortesemente pervenire dal Gen. B. CC ris. Dott. Alessandro GENTILI, Vice Presidente Nazionale ANCFARGL Associazione Nazionale Combattenti Forze Armate Regolari Guerra di Liberazione ROMA, cui rinnoviamo i nostri più alti sensi di stima:

SECONDA GUERRA MONDIALE: 30 GIUGNO 1944 , I PARACADUTISTI DELLA DIVISIONE NEMBO DEL GENERALE MORIGI E I POLACCHI DEL GENERALE ANDERS LIBERANO MACERATA



#oraesemprenembo #perlanostraelavostralibertà #zawolnośćnasząiwaszą #Macerata #guerradiliberazione

Il Generale Giorgio Morigi, comandante della Divisione Paracadutisti Nembo, con Ugo Morigi (sinistra) e Giulio Morigi (destra) al campo allestito sul Colle Ascarano di San Ginesio (MC)

ALLA NEMBO LA CITTADINANZA ONORARIA DELLA CITTÀ DI TOLENTINO

 
𝚂𝚊𝚕𝚞𝚝𝚊𝚗𝚍𝚘 𝚌𝚘𝚗 𝚍𝚎𝚏𝚎𝚛𝚎𝚗𝚝𝚎 𝚛𝚒𝚜𝚙𝚎𝚝𝚝𝚘 𝚒 𝚌𝚘𝚖𝚋𝚊𝚝𝚝𝚎𝚗𝚝𝚒 𝚌𝚊𝚍𝚞𝚝𝚒 𝚙𝚎𝚛 𝚕𝚊 𝚕𝚒𝚋𝚎𝚛𝚝à, 𝙰𝙽𝙲𝚁 𝚜𝚒 𝚌𝚘𝚗𝚐𝚛𝚊𝚝𝚞𝚕𝚊 𝚌𝚘𝚗 𝚐𝚕𝚒 𝚊𝚖𝚒𝚌𝚒 𝚍𝚎𝚕 𝟷𝟾𝟹° 𝚁𝚎𝚐𝚐𝚒𝚖𝚎𝚗𝚝𝚘 𝚙𝚊𝚛𝚊𝚌𝚊𝚍𝚞𝚝𝚒𝚜𝚝𝚒 𝙽𝚎𝚖𝚋𝚘 𝚎 𝚒𝚕 𝚕𝚘𝚛𝚘 𝚜𝚙𝚒𝚛𝚒𝚝𝚞𝚜 𝚖𝚘𝚟𝚎𝚗𝚜 “𝚘𝚛𝚊𝚝𝚘𝚛𝚎 𝚍’𝚊𝚜𝚜𝚊𝚕𝚝𝚘” 𝙶𝚎𝚗. 𝙻𝚎𝚘𝚗𝚊𝚛𝚍𝚘 𝙿𝚛𝚒𝚣𝚣𝚒.
 
𝚄𝚗 𝚙𝚕𝚊𝚞𝚜𝚘 𝚛𝚒𝚌𝚘𝚗𝚘𝚜𝚌𝚎𝚗𝚝𝚎 𝚎 𝚙𝚊𝚛𝚝𝚒𝚌𝚘𝚕𝚊𝚛𝚎 𝚊𝚕 𝚂𝚒𝚗𝚍𝚊𝚌𝚘 𝙼𝚊𝚞𝚛𝚘 𝚂𝚌𝚕𝚊𝚟𝚒 𝚎 𝚊𝚕𝚕’𝚒𝚗𝚝𝚎𝚛𝚊 𝙰𝚖𝚖𝚒𝚗𝚒𝚜𝚝𝚛𝚊𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚊 𝙲𝚒𝚝𝚝à 𝚍𝚒 𝚃𝚘𝚕𝚎𝚗𝚝𝚒𝚗𝚘!
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