In una bella mattina di sole, dopo la Santa Messa per i Caduti nella chiesa di Sant’Agostino, un corteo ha sfilato sfilato lungo le vie principali del centro cittadino di Morrovalle, raggiungendo da piazza Vittorio Emanuele il Monumento ai Caduti di Via Medaglie d'Argento. Lo precedevano il sindaco Andrea Staffolani, il sindaco del consiglio comunale giovanile Luca Frattari, le autorità civili e militari, i rappresentanti del consiglio comunale e delle associazioni cittadine. Presente per ANCR il Presidente della Federazione Provinciale di Macerata Albino Mataloni.
Dopo aver deposto una corona di alloro ai piedi del memoriale, il primo cittadino ha lanciato il suo messaggio di pace. Nella giornata di tributo a donne e uomini che persero la vita per la libertà e il pensiero rivolto alle vittime delle guerre di oggi, ha ricordato due storie legate alla Resistenza antifascista. Una tratta dal libro “Morrovalle 1943-1946 – L’odissea bellica e politica” di Piero Giustozzi sul movimento patriottico morrovallese, l’altra relativa a Mario Batà, studente universitario a Roma e allievo ufficiale alla scuola centrale del genio militare a Macerata, comandante di un nucleo partigiano maceratese catturato e fucilato dai nazisti. «La Liberazione è anche il frutto di tante storie come queste, di storie di italiani che dobbiamo onorare e tramandare, insieme a quei valori di libertà e democrazia che ne rappresentano la più preziosa eredità, libertà non è solo poter uscire di casa e vivere la normalità, ma libertà significa anche sapere di poter sperare in un futuro migliore. Libertà è avere la possibilità di resistere alle difficoltà, insieme, uniti».
A conclusione, una delegazione della scuola secondaria Canale ha declamato il "discorso di Pericle agli Ateniesi", una delle prime e più importanti testimonianze di democrazia nel V° secolo avanti Cristo.