Inaugurazione del Monumento alle Vittime delle Foibe a Macerata
Un omaggio alle Vittime delle Foibe, un segno tangibile dell’impegno per la memoria storica e un invito alla conoscenza
Nell’ambito delle iniziative organizzate dal Comune in collaborazione con l’Unione degli Istriani per il Giorno del Ricordo 2024, Macerata ha reso un significativo omaggio alle vittime delle foibe con l’inaugurazione di un monumento nell’area verde del quartiere Vergini. La cerimonia solenne ha visto la partecipazione delle più alte cariche civili e militari cittadine, con il gonfalone della Città di Macerata insieme ai labari e le bandiere delle Associazioni combattentistiche e d’arma.
Le Autorità Presenti
La scopertura il monumento, posizionato in modo che, nelle giornate più limpide, si possano intravedere le coste dalmate sullo spicchio di mare Adriatico, si sono distinti:
- Paolo Renna, Assessore alla Sicurezza (in rappresentanza del Sindaco): Ha giocato un ruolo chiave nella realizzazione del monumento, dimostrando impegno e determinazione nel garantire che la memoria delle vittime fosse adeguatamente commemorata.
- Pierpaolo Borroni, Consigliere Regionale: Ha sottolineato l’importanza storica dell’evento, evidenziando il significato delle foibe nella storia italiana.
- Carlo Ferraccioni, Viceprefetto Aggiunto: Ha rappresentato il prefetto Isabella Fusiello, simboleggiando l’impegno delle istituzioni nel ricordo delle tragedie del passato.
Il Significato della Cerimonia
L’inaugurazione del monumento ha rappresentato un momento di profonda riflessione e commemorazione. Dopo l’inno nazionale e un minuto di raccoglimento per le vittime dell’eccidio, scandito dalle commoventi note del silenzio fuori ordinanza, le autorità presenti hanno espresso il loro impegno nel mantenere viva la memoria delle vittime delle foibe, affinché la verità storica dietro questi eventi non venga dimenticata.
Come hanno sottolineato l’assessore Renna e il consigliere Borroni, il monumento alle vittime delle foibe rappresenta un impegno tangibile verso la conoscenza di una pagina oscura del Novecento.
Tutt’oggi dolorosissima per tutte le popolazioni del confine orientale, questa pagina è stata troppo a lungo ignorata pubblicamente pur segnata da atroci violenze, come quelle emerse dalle foibe e dal drammatico esodo di centinaia di migliaia di italiani (oltre 300mila profughi da Istria, Venezia Giulia e Dalmazia). È nostro dovere, per il bene delle future generazioni, mantenere viva questa memoria.
L’Opera di Marco Maria Contardi e la sua importanza
Il col. Marco Maria Contardi, ingegnere che ha lavorato per l’esercito, ha progettato il monumento alle vittime delle foibe inaugurato nell’area verde del quartiere Vergini, illustrandone il significato durante la cerimonia. Lo squarcio della foiba lungo l’asse verticale simboleggia il dramma vissuto da coloro che hanno perso la vita in tragiche circostanze. L’opera è simbolicamente proiettata verso lo spicchio di mare Adriatico dal quale nelle giornate più limpide, è possibile scorgere le coste dalmate.
“L’idea del monumento è nata dai racconti di mio padre, che mi parlò delle foibe quando ero ragazzo. Questi argomenti, a scuola, non venivano per niente trattati.
Si tratta di un rettangolo aureo, lacerato lungo l’asse verticale da una foiba, su questa lastra di color ferro è riprodotta la bandiera italiana. Il rosso del tricolore cola sulla terra, come se del sangue bagnasse il suolo. Il basamento è in pietra d’Istria, proprio come se il sangue versato bagnasse quella terra. Nel vetro temperato posteriore, che verrà poi posto, sarà messo un faro puntato verso l’alto, come se la gloria dei martiri si innalzasse al cielo”.
Contardi, che ha progettato il monumento gratuitamente, è stato affiancato dalle ditte esecutrici Marmi Pausula di Corridonia, di Pompei Ermanno, che ha reperito e lavorato la pietra d’Istria del basamento; poi dalla ditta L.M. di Giuliano Luchetti, che si trova a Passo del Bidollo, che ha fatto la lavorazione metallica della scultura in acciaio. Al progetto ha collaborato anche il pittore Marco Facciolli, un artista di Sforzacosta, che ha fatto la verniciatura artistica.
“Ho iniziato a fare il bozzetto del monumento tre anni fa – spiega Contardi –, a Macerata ci sono molti monumenti, pensavo questo mancasse. Mandai il bozzetto al Comune, e piacque. La pandemia ha rallentato il progetto, ma ora lo stiamo realizzando”.
Una nota da ANCR Macerata sulle vittime delle foibe e dell’esodo istriano, giuliano e dalmata
- rinnova la profonda empatia verso le vittime delle foibe e gli esuli spesso isolati che hanno vissuto con grande dignità il peso del passato.
- evidenzia la necessità di una maggiore consapevolezza e conoscenza a tuttotondo circa i loro drammi, sopratutto con l’insegnamento nelle scuole.
- sottolinea l’importanza di cercare di comprendere in primis il dolore delle scelte delle vittime in quei momenti bui, con equità e senza strumentalizzazioni, riduzioni o appropriazioni indebite da parte di alcun movimento.
- invita alla riflessione sulle responsabilità individuali e collettive e formula un appello per preservare la memoria storica e promuovere attivamente un futuro di pace e comprensione.
Il ricordo oggi non può e non deve essere ridotto a mere contese politiche o ideologiche!
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