Giorno della Memoria a San Ginesio: un tributo significativo alla storia e alla dignità umana
All’Auditorium Sant’Agostino, un’iniziativa toccante con le scuole nel giorno del ricordo
Nel cuore di San Ginesio, martedì 30 gennaio 2024, si è svolta un’iniziativa straordinaria in occasione del Giorno della Memoria, cui ha preso parte anche il Presidente ANCR Sezione Macerata Mauro Radici su invito dei Presidenti ANB provinciale bers. Mario Mucci e Macerata bers. Carmine Posa.
L’Auditorium Sant’Agostino ha ospitato un evento commovente organizzato dal Circolo Culturale Mario Scagnetti in collaborazione con ANLAI, che ha visto la partecipazione attiva di giovani studenti, autorità locali e rappresentanti delle varie associazioni combattentistiche e d’arma (ANA Ass.ne Naz. le Alpini, ANPdI Ass.ne Naz. le Paracadutisti d’Italia, ANC Ass.ne Naz. le Carabinieri, ANCR Ass.ne Naz. le Combattenti e Reduci, ANB Ass.ne Naz. le Bersaglieri, ANMIG Ass.ne Naz. le Mutilati e Invalidi di Guerra, ANPI Ass.ne Naz. le Partigiani d’Italia).
Un saluto a tutta la comunità ginesina
L’evento ha preso il via con una serie di saluti istituzionali che hanno accolto i presenti, tra cui il Sidaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco, il Presidente del Circolo Culturale Mario Scagnetti Benito Barchetta la Dirigente Scolastica dell’Istituto di Istruzione Superiore “Alberico Gentili” di San Ginesio prof.ssa Annamaria Marcantonelli e il Maggiore Giulia Maggi, Comandante della Compagnia Carabinieri di Tolentino.
Testimonianze emozionanti e riflessioni profonde
La parte centrale dell’evento è stata caratterizzata da diversi interventi con testimonianze commoventi e riflessioni profonde su un periodo buio della storia umana. La professoressa Giovanna Salvucci, presidente della Casa della Memoria di Urbisaglia, ha guidato il pubblico attraverso il racconto toccante dei campi di internamento presenti nella zona. Attraverso testimonianze lette dagli studenti dell’IPSIA “R. Frau” di San Ginesio e immagini storiche dei campi di internamento dell’Abbadia di Fiastra (Urbisaglia) e di Sforzacosta, è stato possibile comprendere la vita e le sofferenze degli ebrei durante quei tragici anni. Toccante il ricordo della famiglia del presidente Barchetta, che nascose una famiglia ebrea rischiando di morire di fame e di essere scoperti dai fascisti.
Voce ai giovani: Poesie, testimonianze e drammatizzazioni
I ragazzi delle classi quinte 5A e 5B del Liceo delle Scienze Umane e del Liceo Linguistico dell’IIS “A. Gentili” hanno preso la parola, leggendo poesie e testimonianze di sopravvissuti all’Olocausto. Attraverso le parole di autori come Joyce Lussu, Pavel Friedman Liliana Segre e Primo Levi, hanno reso omaggio alle vittime e trasmesso un messaggio di pace e speranza per il futuro – forte la lettura di una poesia in lingua tedesca di una poetessa morta ad Auschwitz.
Arte e musica come mezzi di espressione
La parte conclusiva dell’evento ha visto la partecipazione dei ragazzi della 3A e 3B della Scuola Secondaria di Primo Grado “U. Betti” di San Ginesio, che hanno offerto una toccante rappresentazione della Drammatizzazione in musica “DER MUSIK MACHT FREI”. Accompagnati dal talentuoso violinista maestro Stefano Corsi, hanno reso omaggio alle vittime dell’Olocausto attraverso la musica.
Un messaggio di pace e speranza
Introdotto dal Prof. Gualtiero Nicolini e dal Maestro Sergio P. Maggi (Presidente Ass. Naz Liuteria Artistica Italiana Cremona e vice Pres.ANLAI) l’evento si è concluso con il recital “IL VIOLINO DELLA SHOAH IN CONCERTO”, un’emozionante performance del Maestro Stefano Corsi, accompagnato dalla regia di Elisabetta Corsi. Attraverso lo malinconico suono del violino, è stato trasmesso un messaggio di pace nel mondo, contro ogni forma di violenza e sterminio. La tromba solista del M° Andrea Canzonetta ha fatto commuovere tutti con una struggente esecuzione de Il silenzio.
Un’esperienza indimenticabile di memoria e riflessione
L’evento “Giorno della Memoria a San Ginesio” si è rivelato un momento di grande importanza per la comunità locale, offrendo un’opportunità intergenerazionale di riflessione sulla storia e sulla dignità umana. Grazie alla partecipazione attiva dei giovani e alla presenza delle autorità, è stato possibile onorare la memoria delle vittime dell’Olocausto e trasmettere un messaggio di pace e speranza per il futuro.