25 aprile 2024 a Macerata: Festa della Liberazione dal nazifascismo
ANCR Macerata con le Associazioni Combattentistiche e d'Arma alle Celebrazioni Ufficiali nel capoluogo
La commemorazione dei caduti al Monumento alla Resistenza
Il 25 aprile 2024, la città di Macerata ha commemorato il 79° anniversario della Liberazione dal nazifascismo con una solenne cerimonia di deposizione di una corona d’alloro presso il Monumento alla Resistenza in Via Cioci.
L’evento, promosso dal Comune di Macerata, dalla Provincia di Macerata, dall’ANPI di Macerata, dall’Istituto Storico della Resistenza e dalle Associazioni Combattentistiche e d’Arma locali presenti con i labari e le bandiere, si è svolto con la partecipazione di numerosi cittadini, a cospetto delle massime autorità civili e militari. Fra gli altri, il Prefetto Isabella Fusiello, il Sindaco Sandro Parcaroli, il Comandante provinciale dei Carabinieri Col. Nicola Candido, del delegato del Comandante Esercito Marche, del delegato del Comandante provinciale della Guardia di Finanza, il Questore di Macerata Luigi Silipo, il Comandante della Capitaneria di porto di Civitanova Marche T.V. Chiara Boncompagni, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco Ing. Mauro Caprarelli, il Rettore dell’Università di Macerata John Mc Court (il Vescovo di Macerata Mons. Nazzareno Marconi si è unito successivamente).
25 aprile 2024: la cerimonia istituzionale in Piazza della Libertà
La cerimonia istituzionale del 25 aprile 2024 a Macerata si è tenuta in piazza della Libertà, con l’ intervento del Sindaco Sandro Parcaroli, del presidente dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Macerata Mauro Radici in rappresentanza delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, delle Direttore dell’IRSEC Juri Meda e della presidente ANPI di Macerata Chiara Bonotti.
L’intervento del presidente ANCR Macerata
Il presidente della sezione ANCR di Macerata Mauro Radici, per il secondo anno ha portato il saluto delle 17 Associazioni Combattentistiche e d’Arma di Macerata.
Nel suo discorso del 25 aprile 2024, Radici ha invitato a celebrarla come una giornata di unità nazionale, riflettendo sui valori di libertà, democrazia e unità incarnati dalla Resistenza. Ha invitato a riconoscere il contributo non solo dei partigiani comunisti ma di tutte le componenti della Resistenza, inclusi i combattenti delle Forze Armate dell’Esercito Cobelligerante Italiano, i soldati regolari, i patrioti e gli IMI internati militari. Ha ricordato con affetto e rispetto il sacrificio di persone come il combattente e reduce Valentino Pirro, simbolo di coraggio e resilienza e ha invitato alla collaborazione e al rispetto reciproco per costruire un futuro di pace e prosperità per tutti, promuovendo una narrazione storica equilibrata e inclusiva.
25 aprile 2024: Festa provinciale della liberazione a Cingoli
Nella stessa mattinata del 25 aprile 2024, una delegazione provinciale ANCR guidata dal vice presidente Radici si è recata a Cingoli per presenziare la festa provinciale della Liberazione, programmata da Prefettura, Anpi, Unione montana Potenza-Esino-Musone, Istituto Storico della Resistenza, nell’àmbito delle celebrazioni provinciali per il 79esimo anniversario della liberazione dal nazifascismo e ospitata dal Comune. La manifestazione si è tenuta nella Sala Verdi del palazzo municipale, con gli interventi delle autorità (presenti il vice-presidente della Regione Marche Filippo Saltamarini, il vice presidente della Provincia di Macerata Buldorini , i Sindaci di Cingoli Michele Vittori, San Severino Marche Rita Piermattei e Tolentino Mauro Sclavi, l’On. Irene Manzi, il Consigliere regionale Romano Carancini) e del baby sindaco di Cingoli.
Momenti Solenni e Riconoscimenti
È seguita la cerimonia per la consegna degli attestati di benemerenza, conferiti ai familiari dei cingolani Vincenzo Maggiore e Alberto Verdinelli, entrambi deceduti, e di Angelo Salomoni, che, 97enne, è il presidente onorario della sezione dell’Anpi di Cingoli-Apiro.
Il Presidente della Sezione ANC di Cingoli Aldo Tartari ha ricordato dell’altissimo e nobile contributo dei Carabinieri nella Guerra di Liberazione, e il ricordo del Carabiniere combattente Vincenzo Maggiore.
Al termine, nel loggiato del palazzo comunale, esecuzione dell’inno nazionale ed europeo da parte del complesso bandistico Veschi di Matelica, e deposizione di una corona d’alloro in piazza Vittorio Emanuele II, sotto la targa ai caduti.